La Corte di Cassazione, con la sentenza n.14040, depositata il 4 giugno 2013, torna su un tema molto controverso – in cui, in realtà, sono i giudici di merito più che non che quelli di legittimità a creare problemi interpretativi. Il tema è quello del danno morale che spetta al prossimo congiunto in caso di errore medico.
Quel che la Corte è tornata a ribadire è che l’illecito può determinare a carico dei prossimi congiunti una sua potenzialità lesiva autonoma, venendo così ad assumere una valenza plurioffensiva, così da poter essere considerato come causa immediata e diretta non solo del danno che la vittima ha subito, ma anche di quello che ha subito il congiunto.